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Hai la passione per la guida e conosci alla perfezione le strade e le scorciatoie della tua città? Il tassista potrebbe essere il lavoro giusto per te!

Se non sai dove cominciare e sei alla ricerca di tutte le informazioni per diventare tassista, non disperare! 

In questo articolo, ti spiegheremo quali sono i requisiti per diventare tassista, come aprire la tua Partita Iva e l’iter burocratico da rispettare. 

Cosa fa il tassista 

Il tassista è un professionista che si occupa di trasportare i passeggeri da un luogo all’altro della città, o talvolta anche fuori città. 

In cambio di ciò chiede un compenso economico al passeggero che viene determinato dal tassametro, in base alla distanza percorsa e al tempo impiegato per percorrerla. 

Se vuoi diventare tassista hai due possibilità: lavorare in maniera autonoma o affiliarti a una cooperativa di radiotaxi. Quali sono le differenze? 

Nel primo caso, dovrai sostare nei punti strategici della città in attesa di potenziali clienti e/o accettare le loro prenotazioni dirette. 

Se, invece, decidi di affiliarti a una cooperativa di radiotaxi, riceverai le chiamate tramite il call center della compagnia o attendere i passeggeri nelle aree taxi appositamente dedicate. 

Focus sul settore dei tassisti 

Prima di intraprendere l’iter burocratico che ti permette di fare il tassista, devi sapere che in Italia prendere il taxi è visto ancora molto spesso come un lusso. 

Chi non ha la macchina o chi non ha semplicemente voglia di guidare, preferisce infatti prendere i mezzi pubblici, per via dei costi più accessibili. 

Negli ultimi anni, inoltre, sono emersi servizi di trasporto privati alternativi che fanno, più o meno direttamente, concorrenza al taxi. Ci riferiamo, in particolar modo, al car pooling e al car sharing. Ma cosa sono? 

Il car pooling permette a un autista di condividere il proprio veicolo con altri viaggiatori per dividere il tragitto e le relative spese (carburante, autostrada, ecc.). 

Il car sharing, invece, è un servizio che consente agli utenti registrati di localizzare l’auto (di proprietà della società di car sharing) più vicina ed effettuare brevi spostamenti. 

Competenze necessarie per lavorare come tassista

Per fare il tassista, non devi possedere solamente i certificati che vedremo più avanti, ma anche tutta una serie di competenze trasversali, quelle che vengono chiamate “soft skills”

Ecco le principali: 

  • passione per la guida: come tassista, trascorrerai tutto il giorno al volante del tuo taxi indipendentemente dalle condizioni meteorologiche e dal traffico. Essere appassionato di guida ti aiuterà a superare i momenti più duri e faticosi; 
  • conoscenza delle strade locali: per quanto i navigatori GPS siano molto utili e affidabili, conoscere alla perfezione le strade della città in cui lavori ti permette di trovare scorciatoie e fornire un servizio migliore ai clienti; 
  • predisposizione ai rapporti interpersonali: fare il tassista non è solo accompagnare un passeggero da un posto all’altro, ma è soprattutto accoglierlo in modo gentile e garbato, e farlo sentire a casa anche se per pochi minuti. 

Oltre a questi aspetti, potrebbe essere un valore aggiunto la conoscenza dell’inglese, soprattutto se lavori in una città turistica. 

Requisiti fondamentali per diventare tassista 

Ma quali sono i requisiti minimi per svolgere la professione di tassista

Ecco quali sono: 

  • aver compiuto 21 anni di età; 
  • aver assolto l’obbligo scolastico; 
  • essere cittadini italiani o di uno Stato dell’UE;
  • possedere una patente di guida di tipo B; 
  • non avere condanne penali; 
  • non svolgere altri lavori continuativi e non possedere altre licenze simili; 
  • essere in possesso di un veicolo a norma (o averlo in leasing) da utilizzare per il servizio; 
  • risiedere nella città in cui si vuole operare o al massimo entro 50 km di distanza. 

Questi requisiti rappresentano la base di partenza per poter affrontare l’iter burocratico che porta all’ottenimento della licenza e all’inizio della professione. 

Iter burocratico per diventare tassista

Per diventare tassista, è necessario rispettare gli step seguenti: 

  1. Ottenimento del Certificato di Abilitazione Professionale (CAP) di tipo KB: frequentando un corso specifico e sostenendo un esame finale presso un ufficio della motorizzazione civile. La domanda per sostenere l’esame deve essere presentata attraverso il sito ufficiale del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili
  1. Acquisizione della Carta di Qualificazione del Conducente (CQC) Persone: questo documento abilitativo, indispensabile per il trasporto professionale di persone o merci sui veicoli che richiedono una patente delle categorie, C, CE e DE, viene rilasciato dalla motorizzazione; 
  1. Iscrizione alla Camera di Commercio: è obbligatorio registrarsi con il Ruolo di Conducenti dei servizi pubblici non di linea; 
  1. Apertura della Partita IVA: se desideri lavorare in maniera autonoma, devi necessariamente aprire una Partita IVA e presentare la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) al Comune di residenza; 
  1. Ottenimento della licenza taxi: l’ultimo step per poter esercitare legalmente la professione di tassista. 

Solo dopo aver rispettato tutti questi passaggi, sarai certo di essere un tassista qualificato e autorizzato a svolgere questo lavoro in conformità con le normative vigenti. 

Come ottenere la licenza taxi 

Per diventare tassista, come abbiamo visto, è essenziale ottenere una licenza taxi, un requisito obbligatorio la cui gestione spetta al Comune in cui si intende operare. 

Hai due modi per ottenere questa licenza che, ricordiamo, è di natura strettamente personale:  

  • partecipare a un concorso pubblico indetto dal Comune di residenza; 
  • acquistarla o noleggiarla da un altro tassista che la possiede da almeno 5 anni. 

 

Una delle principali problematiche è la rarità con cui i Comuni bandiscono questi concorsi, portando molti a ricorrere all’acquisto o al noleggio della licenza, che può raggiungere cifre anche molto elevate che variano tra i 120.000 e i 200.000 euro a secondo della città. 

Operare con una licenza valida è fondamentale per evitare di essere multati (da 500 a 7.000 euro di ammenda) o per vedersi confiscare il veicolo. 

Quanto guadagna un tassista 

Il reddito di un tassista può variare notevolmente in base a diversi fattori; in media, può guadagnare tra i 1.000 e i 4.000 euro al mese. 

I guadagni tendono a essere più alti nelle grandi città e nelle località turistiche, mentre sono generalmente più bassi nelle piccole città o nelle aree meno frequentate dai turisti. 

Anche l’esperienza gioca un ruolo fondamentale: un tassista con anni di esperienza può guadagnare di più rispetto a uno che è alle prime armi. 

Ricordati, inoltre, che avrai delle spese come quelle relative al carburante, alla manutenzione e assicurazione dell’auto, e di tipo amministrativo (tasse, contabilità, ecc.). 

Come aprire Partita IVA tassista 

Per lavorare come tassista autonomo, devi necessariamente aprire una partita IVA.

Questa operazione richiede la compilazione del modello AA9/12 per persone fisiche e l’indicazione del codice Ateco specifico. 

Codice Ateco tassista 

Per i tassisti, il codice Ateco appropriato è il seguente: 

  • Codice Ateco 19.32.10 - “Trasporto con taxi”. 

Il coefficiente di redditività associato è del 67%.

Regime fiscale tassista 

A quale regime fiscale aderire per svolgere la professione di tassista? 

Il regime forfettario è spesso il più conveniente, ma è un’opzione possibile solo per chi non supera un reddito annuale di 85.000 euro. Chi supera questo limite deve aderire al regime ordinario. 

Nel regime forfettario, le nuove attività beneficiano di un’imposta sostitutiva del 5%, mentre per le attività avviate da più di cinque anni l’aliquota è del 15%. 

Oltre all’apertura della Partita Iva, è obbligatorio iscriversi alla Gestione Artigiani dell’INPS e versare con cadenza annuale i contributi previdenziali, che includono una quota fissa e una variabile. 

Optando per il regime forfettario, è possibile ottenere una riduzione del 35% sui contributi previdenziali. 

Per gestire correttamente queste procedure e ridurre il rischio di errori, è consigliabile consultare e affidarsi a un commercialista esperto. 

Redazione Blank

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