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addebito diretto SEPA

Addebito diretto SEPA e standard: come funzionano, vantaggi e differenze

Vuoi creare un addebito diretto dal tuo conto aziendale? Per farlo, hai bisogno di firmare un'autorizzazione, un'operazione molto diffusa sia tra i privati che tra i professionisti. 

Come funziona l'addebito diretto? Quale sistema scegliere? Come si autorizza? Può essere annullato? Cosa fare se viene rifiutato? Tranquillo! Ti spieghiamo tutto.

Addebito diretto: cos’è? 

L’addebito diretto è un sistema di pagamento elettronico, ideale per le transazioni ricorrenti come abbonamenti e iscrizioni. 

Grazie a questo sistema, i Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) possono prelevare automaticamente dal tuo conto bancario l'importo concordato alla data stabilita, senza bisogno di altre autorizzazioni.

Come funziona un addebito diretto 

Per attivare un addebito diretto, dovrai fornire il tuo consenso tramite un mandato che autorizza l'azienda a prelevare i fondi dal tuo conto. 

Con questo sistema, puoi essere certo di effettuare pagamenti puntuali e regolari, senza il rischio di ritardi e di commettere errori di distrazioni tipici della compilazione manuale.

Quando senti parlare di addebiti diretti, spesso si fa riferimento ai pagamenti con addebito diretto SEPA, uno standard europeo che garantisce sicurezza e uniformità nelle transazioni tra i paesi dell'area SEPA (Single Euro Payments Area).

Vantaggi degli addebiti diretti  

Gli addebiti diretti rappresentano una delle soluzioni di pagamento più efficaci e vantaggiose sia per le imprese che per i clienti. 

Ma quali sono i principali vantaggi degli addebiti diretti? 

Attività commerciali:

  • Efficienza e risparmio: non devi più occuparti di gestire manualmente i pagamenti o inviare fatture. Tutto avviene automaticamente, riducendo significativamente il tempo e i costi amministrativi;
  • Pagamenti puntuali e sicuri: le fatture vengono saldate alla data di scadenza, riducendo il rischio di ritardi o mancati pagamenti. Ogni transazione è tracciata, eliminando errori dovuti all'inserimento manuale dei dati;
  • Miglioramento del flusso di cassa: ricevi i pagamenti regolarmente e puntualmente, ottimizzando così la gestione delle tue finanze;
  • Compatibilità: è un sistema compatibile con le principali carte di credito e di debito, oltre che con i servizi bancari online, rendendo il processo di incasso ancora più flessibile e accessibile.

Per i clienti:

  • Comodità e puntualità: non devi più preoccuparti di rispettare le scadenze dei pagamenti o di inserire manualmente i dati ogni volta. I pagamenti vengono effettuati automaticamente alla data stabilita;
  • Sicurezza e protezione: tutte le transazioni sono crittografate, garantendo la massima sicurezza contro frodi o addebiti non autorizzati. Inoltre, in caso di problemi, puoi facilmente richiedere uno storno;
  • Gestione semplificata: non è necessario memorizzare o ripetere le informazioni di pagamento per ogni transazione ricorrente, il che rende tutto il processo più semplice e meno stressante.

Differenze tra addebito diretto e bonifico bancario

Qual è la differenza tra gli addebiti diretti e i bonifici bancari? Come si fa a capire quando conviene uno piuttosto che l’altro? 

Capire le differenze tra questi due sistemi di pagamento, ti aiuta a scegliere quello più adatto alle tue necessità. 

Bonifici bancari

Quando effettui un bonifico bancario, sei tu a prendere l'iniziativa. 

Devi accedere al tuo conto bancario online, inserire i dettagli del beneficiario e confermare manualmente l'importo da trasferire. 

Questo processo, che deve essere ripetuto ogni volta che effettui un pagamento, ti consente comunque il controllo completo su quando e quanto pagare, e di gestire le tue finanze con maggiore flessibilità.

Addebiti diretti

Gli addebiti diretti, invece, sono automatizzati. 

Una volta che hai fornito l'autorizzazione, è l'azienda a prelevare l'importo dal tuo conto bancario alla data stabilita. 

Dopo aver dato mandato, non devi più preoccuparti di nulla: il pagamento avviene automaticamente, semplificando notevolmente la gestione delle tue transazioni. 

Cosa succede se l'addebito diretto non può essere riscosso 

Ci sono dei casi in cui un addebito diretto può non andare a buon fine? La risposta è sì!

Ciò può accadere, ad esempio, se il tuo conto non ha fondi sufficienti per coprire l'importo dovuto. Altre volte, l'operazione può fallire a causa di un errore tecnico durante il processo di trasferimento dei fondi. 

La banca potrebbe rifiutare l'addebito per eventuali discrepanze nei dettagli forniti dal cliente o problemi con l’autorizzazione.

In situazioni come queste, il Prestatore di Servizi di Pagamento (PSP) deve agire rapidamente per informarti della situazione e trovare una soluzione. 

L'azienda può suggerire di effettuare il pagamento tramite un bonifico bancario, offrire una diversa opzione di pagamento o addirittura tentare nuovamente l’operazione in un secondo momento.

Addebito diretto SEPA: cos’è? 

L’addebito diretto SEPA, o SEPA Direct Debit (SDD) è un sistema di pagamento elettronico utilizzato in Europa, che consente di prelevare una somma di denaro direttamente su da conto bancario in modo sistematico.

Esistono due tipologie principali di addebito diretto SEPA: 

  • SEPA Direct Debit Core: è la soluzione più utilizzata alle aziende, ad esempio, per il pagamento di bollette o abbonamenti.
  • SEPA Direct Debit B2B: è pensato per le transazioni tra aziende. 

Una caratteristica distintiva è che, una volta autorizzato, il pagamento non può essere revocato, offrendo maggiore sicurezza nelle transazioni commerciali tra imprese.

Per entrambi i tipi di SEPA Direct Debit, i pagamenti possono essere autorizzati come singoli, iniziali o ricorrenti. 

Gli addebiti una tantum vengono utilizzati per pagamenti occasionali, quelli iniziali per il primo pagamento di una serie ricorrente, e i ricorrenti per quelli periodici e continuativi.

Cosa significa SEPA

SEPA è uno standard introdotto per facilitare i pagamenti tra i 34 Paesi appartenenti all'area SEPA

La maggior parte di questi sono paesi dell'Unione Europea, con alcune eccezioni: Svizzera, Liechtenstein, Monaco, Norvegia e Islanda.

Gli addebiti diretti SEPA, dal 1° agosto 2014, hanno sostituito gli addebiti diretti internazionali, talvolta complessi, introducendo un unico mezzo di pagamento.

Quali sono le differenze tra gli addebiti diretti standard e quelli SEPA? 

In cosa gli addebiti diretti standard si distinguono dai SEPA?

Un addebito diretto standard può essere eseguito esclusivamente all'interno del Paese in cui risiede il titolare del conto. 

I pagamenti possono avvenire, quindi, solo tra conti bancari situati nello stesso stato, rendendo impossibili le transazioni transfrontaliere.

Diversamente, il SEPA permette transazioni tra conti bancari situati in diversi Paesi aderenti all'area SEPA. 

Se hai l’urgenza di gestire pagamenti ricorrenti al di fuori dell’Italia, quindi, ti consigliamo di optare per gli addebiti diretti SEPA!

Mandato per addebito diretto SEPA: cos’è 

Il mandato SEPA è l’autorizzazione vincolante che consente a un'azienda di prelevare fondi direttamente dal conto bancario di un cliente. 

Questo documento, chiamato anche mandato di addebito diretto SEPA, include tutte le informazioni essenziali del cliente, come nome, indirizzo, codici IBAN e BIC, oltre all'importo e alla data dell'addebito. 

Può essere utilizzato sia per transazioni singole che per pagamenti ricorrenti. 

Il mandato deve essere firmato dal cliente, che può completare questa procedura sia in forma scritta che digitale.

Quanto dura il mandato SEPA

Una volta emesso, il mandato SEPA rimane valido indefinitamente, salvo revoca, e si annulla se non utilizzato per un periodo di 36 mesi. 

Se un mandato scade, l'azienda deve richiedere nuovamente il consenso del cliente per continuare a effettuare prelievi tramite addebito diretto SEPA.

Il rinnovo o la proroga del mandato deve avvenire per iscritto via lettera o email. 

Se il mandato viene revocato o scade, l'azienda non può più effettuare prelievi legali dal conto del cliente, e deve assicurarsi che il mandato sia sempre valido e rinnovarlo in tempo quando necessario.

Quanto costa un mandato SEPA

In generale, non ci sono commissioni per il cliente o l'azienda, a meno che non sia coinvolta una conversione di valuta. 

Per stare tranquilli, è sempre consigliabile verificare in anticipo con la propria banca l'eventuale presenza di costi aggiuntivi.

Come revocare l'autorizzazione all'addebito diretto?

Per annullare un'autorizzazione di addebito diretto SEPA, puoi semplicemente inviare una richiesta scritta alla tua banca in cui spieghi il motivo. 

Una volta ricevuta la tua comunicazione, la banca notificherà l'annullamento all'azienda coinvolta e cesserà di effettuare ulteriori prelievi, oppure restituirà l'importo eventualmente già prelevato. 

Per la revoca, devi fornire solitamente le seguenti informazioni:

  • Il tuo nome e indirizzo;
  • Il nome e l'indirizzo dell'azienda con cui hai il contratto;
  • la data e il luogo da cui stai facendo la richiesta;
  • Il tuo numero di cliente, il numero di contratto o un altro identificatore pertinente. 

Anche dopo aver revocato l'autorizzazione, il contratto tra te e l'azienda rimane valido. 

Pertanto, dovrai assicurarti di pagare gli importi dovuti in un altro modo

È possibile annullare un addebito SEPA approvato entro otto settimane dall'emissione del mandato senza dover fornire alcuna motivazione, e l'importo verrà rimborsato.

Richiesta di rimborso per un addebito diretto: tempi e condizioni

Quando si tratta di addebiti diretti tra un consumatore e un’azienda, hai un periodo di otto settimane dalla data in cui il pagamento è stato addebitato per richiedere un rimborso. 

Passato questo termine, non potrai più ottenere il rimborso. 

Se non sei stato informato dell’addebito, se ci sono errori nei dettagli del tuo conto, o sospetti una frode, questo periodo può estendersi fino a 13 mesi.

Per gli addebiti diretti tra imprese o tra professionisti autonomi, non hai diritto a un rimborso automatico. 

Se ritieni che si tratti di una transazione non autorizzata, puoi chiedere il rimborso entro 13 mesi dall’addebito

Fabrizio Maffei

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